“Spesso il mal di vivere ho incontrato” recitano alcuni versi famosi di Eugenio Montale: ma anche il mal di testa lo si incontra spesso, purtroppo. E non scherza: al lavoro ci rende improduttivi, a casa non dà tregua neppure col sonno. Anzi, possiamo dire che il mal di testa, specie se cronico, incide negativamente sulla nostra qualità della vita.
A proposito: se hai mal di testa e stai leggendo quest’articolo, metti il pc o il telefono da parte e riposati. Gli schermi luminosi non aiutano, in questi casi. Se invece non hai dolore, continua pure a leggere: nelle prossime righe FisioMediGroup ti racconterà l’approccio fisioterapico al mal di testa.
Emicrania e cefalee
Per prima cosa cerchiamo di mettere ordine. In generale, i nostri mal di testa sono causati dall’alterazione di meccanismi e funzioni fisiologiche che coinvolgono strutture sensibili al dolore. Queste strutture sono ovviamente collocate tra testa e collo: periostio del cranio, nervi, arterie, vene, muscoli, tessuti sottocutanei ma anche occhi e orecchie.
I mal di testa, inoltre, sono di vario tipo. Le cefalee primarie sono quasi sempre causate dalla combinazione di fattori differenti: predisposizione genetica, questioni endogene e fattori scatenanti. Tra queste abbiamo emicranie, cefalee di tipo tensivo, a grappolo e trigeminali.
Ci sono poi le cefalee secondarie, che sono invece scatenate da un unico evento. In genere si tratta un trauma: pensa al classico colpo di frusta, se vuoi farti un’idea.
Mal di testa e fisioterapia
Prima di continuare: sappi che il trattamento fisioterapico non sostituisce l’utilizzo di farmaci. Gli antidolorifici in particolare, opportunamente suggeriti dal tuo medico, possono lenire il dolore sul momento. L’approccio fisioterapico, come ripetiamo spesso ai nostri pazienti, si concentra invece su aspetti più generali e cerca di indagare il fenomeno oltre il dolore del momento. Con la speranza di ottenere risultati più duraturi nel tempo.
Al fisioterapista toccherà dunque una prima valutazione anatomica e funzionale del tuo corpo. In altri termini, il fisioterapista indaga lo stato di tensione della struttura muscolare e fasciale nonché le condizioni di rachide e articolazioni. Bisognerà conoscere alcune abitudini del paziente – le famose posture e abitudini sbagliate di cui parliamo spesso. A quel punto si potrà valutare la presenza di Trigger Point attraverso la digito-pressione. (Se sei curioso, sappi che di Trigger Point abbiamo parlato in quest’altro articolo.)
Fondamentale, infine, sarà trattare il muscolo trapezio, in genere irrigidito in presenza di cefalee e emicranie. Se non ci sarà bisogno di ulteriori accertamenti diagnostici, si potrà procedere con un trattamento specifico, cucito su misura sul paziente.
Trattamenti
In casi come questi il fisioterapista agisce con terapia fisica o manuale. Nel primo caso con diatermia, laserterapia e campi elettromagnetici. Nel secondo con digito-pressione, manipolazione e massoterapia.
In particolare, la terapia manuale è importante nel trattamento di cefalee tensive, nell’emicrania o nei mal di testa secondari che ti creano dolore quando mastichi, ad esempio. Ancora, il trattamento di Trigger Point e muscoli rigidi (il già citato trapezio superiore, ad esempio) è utile perché duplica il dolore e permette una più rapida e precisa localizzazione dello stesso.
Sulle prime, dunque, il trattamento fisioterapico punta a una diminuzione e se possibile a un’estinzione dei sintomi del tuo mal di testa. Come abbiamo detto, però, l’obiettivo generale di FisioMediGroup è intervenire sulle cause, non solo sui sintomi di cefalee e emicranie. Insomma, si lavora sul lungo periodo, tenendo presente un più ampio stato di salute e benessere del paziente. Se lo ritieni opportuno, contattaci e chiedici maggiori informazioni a riguardo.