di Jonathan Picollo*
Il calcio di oggi è caratterizzato, molto più che in passato, da un notevole aumento degli infortuni. Tralasciando quelli di natura traumatica, dovuti cioè ad un contrasto diretto, la maggior parte degli infortuni, statistiche alla mano (28%), derivano da lesioni muscolari. Tale tipo di lesione viene comunemente chiamata trauma indiretto. Il meccanismo maggiormente correlato al possibile danneggiamento della fibra è la contrazione eccentrica.
La contrazione eccentrica è un particolare tipo di attivazione muscolare durante la quale il muscolo produce forza allungandosi anziché, come avviene durante il lavoro concentrico, accorciandosi.
I muscoli maggiormente suscettibili di lesione sono i muscoli biarticolari come il bicipite femorale, il retto femorale, il gastrocnemio.
Il classico meccanismo patogenico di lesione degli hamstring (i più coinvolti) è l’incapacità degli stessi di sostenere l’azione, rapida e potente, del quadricipite attraverso un controllo eccentrico.
Quante volte dopo un tiro in porta un calciatore si tocca la parte posteriore della coscia e deve uscire per infortunio? Ecco: questo è un esempio lampante del meccanismo lesivo esposto poco fa.
Cosa fare per prevenire il più possibile tale fenomeno, indipendentemente dallo sport o livello agonistico dell’atleta? Una soluzione sta nello svolgimento, nell’arco della settimana, di lavori preventivi di tipo eccentrico. Con questi esercizi specifici si cerca di ricreare proprio quelle tensioni muscolari che si dovranno sostenere durante la prestazione.
Esercizi utili possono essere:
- Nordic harmstring
- Single leg deadlifts (stacco singolo)
- Harmstring catapult (flessione anca in eccentrica)
- Ponte supino in eccentrica
* Jonathan Picollo è preparatore atletico (affiliato FIGC) per la Virtus Francavilla. Laureato in Scienze Motorie allo IUSM di Roma, collabora con FisioMediGroup nel campo della riabilitazione sportiva.